
Uno degli aspetti più delicati nella gestione dei dati aziendali non è soltanto l’analisi, ma la loro corretta distribuzione: garantire che le informazioni giungano alle persone giuste, nel formato giusto e nel momento giusto.
Nelle aziende che ambiscono a crescere ed evolvere secondo logiche data driven i dati non possono rimanere un privilegio degli uffici direzionali o nei report dei controller. La sfida è rendere i dati parte della vita aziendale quotidiana, protetti se strategici e distribuiti se utili per migliorare i processi operativi.
Uno degli strumenti più efficaci e più sottovalutato per ottenere questo risultato è la pubblicazione dei report di Business Intelligence (BI) su monitor aziendali collocati in aree comuni, come la sala pausa, gli open space, gli ingressi o i reparti produttivi.
Report pubblici su infoscreen aziendali
Gli infoscreen hanno il vantaggio di trasformare i report interattivi in visualizzazioni immediate, leggibili da tutti senza bisogno di credenziali o formazione specifica.
Tra i principali benefici:
- Cultura del dato: si favorisce un approccio basato su fatti misurabili anziché percezioni;
- Trasparenza: dati selezionati, non tutti, diventano patrimonio condiviso e visibile a collaboratori e business partner;
- Coinvolgimento: i collaboratori diventano consapevoli del loro contributo nei risultati e nel raggiungimento degli obiettivi;
- Allineamento: informazioni sempre aggiornate riducono i rischi di incomprensioni o ritardi comunicativi.

Cosa pubblicare sugli infoscreen
Non tutti i dati sono adatti a una pubblicazione pubblica. La regola è privilegiare informazioni aggregate e operative piuttosto che dati sensibili o nominativi.
Esempi utili:
- KPI di produzione (quantità prodotte, efficienza, scarti);
- KPI commerciali (ordini ricevuti, contatti effettuati, andamento vendite rispetto al target);
- indicatori HR generali (presenze, formazione completata, attività di welfare, MBO);
- messaggi aziendali e comunicazioni interne.
Dove posizionare gli infoscreen
Il valore degli infoscreen dipende anche dalla loro collocazione:
- aree relax o pausa caffè: favoriscono la condivisione informale dei risultati;
- ingresso aziendale: comunicano obiettivi e performance anche a visitatori e business partner;
- reparto produzione o open space amministrativi: permettono agli operatori di monitorare direttamente i KPI di efficienza.
Aspetti tecnici e di sicurezza
Grazie agli strumenti di BI, come Power BI, è possibile pubblicare singole pagine dei report con layout ottimizzati per la visualizzazione su schermi di grandi dimensioni e destinati alla sola fruizione, senza consultazione e navigazione.
Per creare infoscreen che diffondano efficacemente i dati è necessario fare attenzione a questi accorgimenti:
- definire un refresh automatico dei dati, a seconda della natura degli stessi, così che l’infoscreen mostri sempre dati aggiornati;
- utilizzare un strumenti dedicati (es. browser in modalità kiosk) per evitare rischi di accesso non autorizzato;
- progettare le dashboard con grafici chiari e sintetici, eventualmente con legende integrate, adatti a essere compresi in pochi secondi.
Un esempio pratico con Raspberry PI
Un progetto di condivisione di singole pagine di report tramite infoscreen è stato completato con successo con l’utilizzo di Raspberry PI e televisori.

Le caratteristiche ottenute da questa impostazione sono:
- basso consumo energetico: i Raspberry PI utilizzati (versione 4) consumano circa 5 watt sotto carico, molto meno in stato di inattività, rendendo gli assorbimenti trascurabili e imputabili prevalentemente agli schermi utilizzati;
- chiarezza delle informazioni: il browser internet, eseguito a schermo intero (fullscreen) punta a degli indirizzi internet (URL) modificati per nascondere l’interfaccia di Power BI, sfruttando tutto lo schermo per la proiezione dei report;
- densità delle informazioni: il browser internet utilizzato (Vivaldi) proietta nativamente fino a 4 url disposti a griglia, rendendo quindi possibile la fruizione di 4 pagine di report affiancate in presenza di uno schermo con risoluzione 4K;
- aggiornamento delle informazioni: il browser internet utilizzato (Vivaldi) permette l’impostazione della frequenza di aggiornamento e provvede in autonomia al refresh delle pagine;
- installazione elegante: i Raspberry PI sono grandi poco più di un un mazzo di carte, per cui è stato possibile installarli direttamente dietro lo schermo ed addirittura alimentarli dalla porta USB del televisore in modo che si accendano e si spengano con lo schermo;
- nessun costo operativo: i Raspberry PI utilizzano un sistema operativo che non richiede l’acquisto di licenze (come Windows) e il progetto non ha richiesto ulteriori software a pagamento (sono stati utilizzati solo il sistema operativo e il browser, entrambi gratuiti);
- bassi costi iniziali: come schermi sono stati utilizzati dei televisori commerciali entry level che senza tecnologie avanzate arrivano a costare poche centinaia di euro anche per dimensioni importanti (da 32 a 85 pollici)
- elevata sicurezza: il sistema operativo Raspberry PI OS basato su Linux non è vulnerabile ai più classici attacchi informatici da remoto;
- monitoraggio remoto: il sistema Rasperry PI Connect consente il controllo di tutto il parco macchine installato da remoto, senza accedere fisicamente agli infoscreen;
- rapidità di espansione: il sistema operativo è contenuto all’interno di una scheda di memoria micro SD che è possibile clonare ed installare su ulteriori Rasperry PI avendo la configurazione a tempo zero, l’unica operazione richiesta è eventualmente cambiare l’indirizzo URL dei report da visualizzare;
- assenza di manutenzione: completata la configurazione gli infoscreen visualizzano i report a schermo intero all’accensione (autostart) e si aggiornano autonomamente a tempo indeterminato senza necessità di manutenzione.

Conclusione
La pubblicazione dei report BI su infoscreen non è solo una scelta tecnologica, ma un modo per rafforzare la cultura del dato all’interno dell’organizzazione.
I dati, da strumento per pochi, diventano un linguaggio comune per tutti, rafforzando il senso di appartenenza e l’allineamento sugli obiettivi aziendali.
Lo Studio è a disposizione per approfondimenti e valutazioni.